Iniziative smoke free all’aperto già in atto

Le città libere dal fumo sono già una realtà, all’estero e in Italia. Nel nostro Paese, a fare da apripista è stata l’amministrazione cittadina di Milano, che dal gennaio 2021 ha introdotto il divieto di fumare in alcune zone pubbliche all’aperto, come fermate dei mezzi pubblici, parchi, stadi;

dal 1 gennaio 2025 il divieto verrà estenso a tutte le aree pubbliche, candidando così il capoluogo a diventare la prima città smoke free in Italia.

Ma strette antifumo sono state messe in atto anche da altre amministrazioni comunali, enti ed università.

 

Melbourne nel 2016 è diventata la prima città completamente smoke free al mondo. 

New York ha imposto il divieto di fumo all’aperto, Parigi ha vietato la possibilità di accendere sigarette nei parchi, Barcellona ha imposto lo stop al fumo in spiaggia.

Ma anche in Italia ci sono molte amministrazioni comunali che, per la tutela della salute, della qualità dell’aria e dell’ambiente, hanno approvato regolamenti per limitare il fumo outdoor.

Alcune Università hanno iniziato a limitare il fumo all’esterno e multinazionali hanno vietato il fumo sui balconi aperti dei palazzi e nei cortili interni.

Sulla mappa è possibile vedere quali Comuni hanno già regolamento il fumo all’aperto, estendendo il divieto di accendere la sigaretta in almeno uno spazio pubblico esterno (aree gioco, spiaggia, piazze o fermate dei mezzi pubblici).

 Seguire le scelte di queste realtà locali è possibile: la loro stretta antifumo dimostra che il cambiamento culturale è realizzabile. 

L’esempio positivo di queste amministrazioni comunali, enti ed Università rappresenta “un’onda lunga” in grado di ispirare altre realtà locali, affinché parchi, spiagge, strade e stadi senza fumo possano diventare normalità.